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#AmaNapolicomeilNapoli, ovvero il PosilliPlogging.

La premiazione dei partecipanti alla fine del Posilliplogging 2019, Parco Virgiliano, Napoli.

In questi giorni in cui il problema rifiuti a Napoli (la città da cui operiamo) sembra acuirsi, peggiorato da frequenti e (si spera) rapidi temporali che coprono di fango e di rifiuti le strade, le spiagge e tutto quanto faticosamente custodito da con un costante impegno in un tempo che oggi pare eterno, mi è stato fatto notare di non aver lasciato traccia indelebile sul nostro blog di un nostra trionfale esperienza, il recente PosilliPlogging del 6 ottobre 2019, che oggi sembra così lontano. Ovviamente ve ne è traccia sui più effimeri ma pare necessari “social”, ma c’è chi i “social” (beato lui – quanti problemi in meno) non li usa e quindi eccoci qui, a rendere giustizia a chi è stato e si spera, sarà al nostro fianco per tanto tanto tanto tempo, finché vita non ci separi – e di certo non è ora!
La traccia più forte che ha lasciato del PosilliPlogging è lo slogan da noi creato per promuoverlo #amaNapolicomeilNapoli, che ad oggi ha avuto oltre 16.000 condivisioni facebook, evidenziando una virtuale voglia “condivisa” di senso civico molto forte, quasi delle virtuali sardine ante litteram. Speriamo che questo slogan esca dai cellulari e scenda in strada.

PosilliPlogging, si diceva. Per quei pochi che lo ignorano, Posillipo è una delle colline di Napoli ed è, per chi scrive, la strada più bella del mondo, che ho la fortuna di conoscere praticamente da sempre.  Oggi vedo la mia Pausylipon (dal greco, cessazione del dolore!!!) come una donna nella sua maturità, elegante come nessuna e radiosa nonostante non sia più una ragazzina; a volte un po’ affaticata “dalla fretta e da tutte le cose” e dalla involontaria trascuratezza di chi nell’imperfetto modo suo la ama ma, senza dubbio, un mirabolante spettacolo senza pari; quando ne sei lontano smani per vederla anche se proprio non puoi, e ti manca soprattutto per il blu cielomare in cui ci si vorrebbe tuffare, sempre e con qualsiasi temperatura esterna. Il Plogging è una recente moda svedese di fare jogging raccogliendo rifiuti, che ovviamente a Stoccolma significa chinarsi rapidi su qualche cartaccia qua e là mentre a Napoli si trasforma in qualcosa di differente e molto impegnativo, ed è necessario tutto l’amor proprio per non gettare la spugna di fronte a problemi che sembrano incommensurabili, ma che invece sono risolvibili.
Il PosilliPlogging – attività svolta nell’ambito del nostro progetto di EducAzione Ambientale Mawimbi (marea), che già l’anno scorso ci vide in piazza con una più piccola iniziativa – ha visto la partecipazione di circa 140 volontari, di cui la maggior parte bambini, che hanno dato il buon esempio a tanti adulti distratti o “poco educati”, facendosi davvero in quattro in un “percorso a ostacoli” di vari chilometri. E con loro cittadini dai 5 (l’Ummarinoclan e amichetti) agli 84 anni (Sergio Corbino) chini a pulire “saettelle” (cadiotoie), a rimuovere ingombranti, raccogliere mozziconi di sigaretta e a strappare erbacce, chini a quattro zampe come forzati del senso civico.

L’idea è nata dall’incontro con Federico Manna, consigliere della Municipalità I, che con grande impegno ed il supporto degli assessorati competenti, è riuscito a mobilitare la Municipalità stessa e i mezzi dell’Asìa, la locale azienda rifiuti, necessari alla rimozione dei quintali di rifiuti rimossi; ha inoltre fatto convergere altre associazioni (Sci Club Napoli, Virtus Belsito, Insieme per Napoli)  e alcuni generosi sponsor (Farmaconsumo, Alis, Cerrone) a sostegno dell’iniziativa, già affiancata dal nostro storico partner “Bagno Elena”, i cui titolari tengono molto a che le spiagge e le strade di Posillipo ne riflettano la antica grandezza. Dal canto nostro, avevamo intrapreso questo percorso con due realtà importanti della città, il Kestè di Fabrizio Caliendo, che si batte da decenni contro il degrado nel centro storico e SediMenti, associazione promotrice di molteplici dibattiti e attività culturali, che intendono aiutarci a portare il Plogging in altri quartieri.  Ma il sostegno maggiore è arrivato dal fortunato incontro col gruppo di volontari di Retake Napoli,  grazie alla facilitazione di Anna Maria Voltan, già attivista del gruppo di Retake Roma, che tanto ha fatto per la Fondazione, essendo stata anche tra i primi ad adottare a distanza uno dei nostri bimbi in Congo, e anche l’ideatrice del nostro geniale motto “LessLikeMoreLife“… come a dire: i like  si cliccano senza pensarci, sono visibili, per alcuni strizzano l’occhio ma lasciano comunque il tempo che trovano, mentre ciò che veramente conta è lo sforzo, l’impegno nella vita reale, che plasma e produce cambiamento”. Come darle torto?

E, a proposito di “fare”, vi ricordiamo che questo weekend, oltre ad esserci la III edizione della nostra Festa per Silvana (domenica 1 dicembre mattina al Complesso Momumentale Donna Regina), con un concerto per voce e orchestra diretto da Luigi Grima,  che vuole ricordare Silvana Cariello ma anche la bellezza di questa città, c’è un programma molto impegnativo per i volontari di Retake a Napoli, grazie a Eleonora D’Ermo, Nico Laudiero e ai loro infaticabili compagni di avventura, cittadini veri che meritano grande rispetto e tutto il sostegno possibile (andiamo ad aiutarli, forza!).

Sorridete, che siete vivi! lottate (necesse est e vi sarà dato! 

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