Siamo tornati in Congo e ci piace sempre di più – aggiornamento ai donatori

3 tra gli gnomi più piccoli
Come sintetizzare 4 giorni di travolgenti emozioni con parole semplici senza cadere nella retorica? Impossibile! E quindi della nostra seconda spedizione ai folletti di Rugari, in RD Congo, ci limiteremo a dirvi cosa abbia fatto dal punto di vista tecnico. (Se andate sulla pagina fbk vi sono tre resoconti puntuali e qui trovate un video piuttosto esplicativo del clima in cui operiamo).
– Quando: in viaggio dal 20 al 27 novembre 2017, sul posto tra il 22 e il 27. Chi: Alberto Corbino (spese viaggio: a carico personale, come di consuetudine).

Semplici borse in cotone diventano bellissime cartelle
– Cosa abbiamo portato: altri due valigioni (circa 26 chilogrammi in totale – quanti consentiti da Ethiopian airlines) piene dei doni da parte di tanti amici: 20 confezioni di integratori, 16 palloni gonfiabili, 1 gonfiatore, 200 penne, 30 borse in cotone – uso zainetto, 46 zainetti col cordino: ogni bimbo è stato felicissimo di avere il suo zainetto personalizzato!; tante paia di mini scarpe, una cassettiera pieghevole – appendibile, pastelli a cera e normali, gomme da cancellate, 60 quaderni cahiers d’exercise fatti in casa (primo esperimento), giocattoli da tavola, puzzle e lego, vestiti, un laptop, due cellulari, uno zainetto, una samsonite (lascita lì come cassettone). Questo è il terzo carico di doni, dopo le spedizioni del gennaio (Alberto Corbino) e luglio (visita di Helen Pope);

Lista delle spese urgenti a Rugari
– Cosa abbiamo acquistato in loco: grazie a una apposita donazione di un gruppo di amici di Bagnoli (300 euro = 356 dollari circa), avevamo fatto costruire un pollaio a 200 mt dall’orfanotrofio (in un pezzetto di terra di proprietà del padre di Passy) e acquistate 14 galline che sono state portate nei giorni successive e hanno cominciato subito a produrre uova che andranno a integrare di proteine animali (in pratica totalmente assenti) la dieta dei 63 bimbi/ragazzi. Con il resto dei soldi, integrati da un’altra donazione, abbiamo dato disposizione per acquisti che abbiamo ritenuti urgenti: 7 materassi (gommapiuma), 65 cucchiai, 65 spazzolini da denti, 1 tavolo e 2 panche.
E poi: abbiamo fatto un lungo sopralluogo sul terreno acquistato e capito che probabilmente va integrato con un altro terreno che affaccia sulla strada. E quindi si è dato mandato esplorativo per conoscere le richieste del proprietario. Abbiamo visitato 3 edifici (religiosi!) con standard europei, e incontrato due imprese per avere un preventivo generale. La buona notizia è che, essendo Rumangabo ricca di sabbia e acqua, la spesa per le materie prime può essere più contenuta e quindi il costo medio è diminuito. Purtroppo in Congo si importa tutto… e il trasporto dal confine, attraverso 150 km di strada sterrata e impervia, ha un suo costo.

Christian, Alberto e il pollaio
Abbiamo nominato Christian Shamavu, ranger del Parco Nazionale del Virunga e coordinatore dell’unità cinofila Congo Hounds creata da Marlene Zahner, nostro consigliere per questo progetto.
Il risultato è che: ad oggi abbiamo il 25-30% della spesa di massima prevista e vogliamo cominciare a costruire appena possibile! Chi vuole sostenere questo nostro sogno? Siete tutti invitati fare i SanTommasi al prossimo viaggio.