[vc_empty_space height="-5px"]
Alienum phaedrum torquatos nec eu, vis detraxit periculis ex, nihil expetendis in mei. Mei an pericula euripidis, hinc partem. [vc_empty_space height="10px"]
[vc_empty_space height="20px"]

Blog

fondazionecariellocorbino / Famiglia Corbino  / Due nuovi libri che ricordano Orso Mario Corbino

Due nuovi libri che ricordano Orso Mario Corbino

“Fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce”. Siamo certi che a molti siciliani sarà venuto in mente questo antico detto, all’indomani delle notizie sull’arresto dell’ultimo superlatitante o dell’aumento in busta paga dei 70 membri dell’Assemblea Regionale Siciliana. Amaro destino quello della Sicilia: quando assurge alle cronache nazionali è quasi sempre per alberi che cadono, ovvero per notizie più o meno clamorose ma comunque afferenti a un “universo in negativo”.
Siamo allora persuasi che i siciliani saranno contenti di condividere la gioia della Fondazione Cariello Corbino nell’aver appreso della pubblicazione di ben due libri che parlano del lato positivo, della foresta che cresce, di una Sicilia onesta, geniale, produttiva, coraggiosa, vanto della nazione. Due libri che abbiamo letto con vorace interesse e di cui abbiamo apprezzato l’onestà intellettuale e l’accurato lavoro di ricerca. Sono due volumi molti diversi tra loro , ma che presentano un importante punto in comune: Orso Mario Corbino, eminente scienziato, politico e manager della ricerca, nato ad Augusta (SR) nel 1876 da umili origini, il cui ricordo è tra le finalità di questa Fondazione.

Il primo libro di cui vi parliamo si intitola “Talìa. Sguardi inediti sulla Sicilia, i siciliani e la sicilianità”, scritto da Andrea Vaccaro e Giovanni Boccalli, che hanno raccolto e vivacemente commentato 15 storie di vita vera tra cui quella di OM Corbino, ricordato come “il condottiero della grande fisica in Italia”. Gli autori si pone anche il quesito della “eredità morale” di OM e si chiede perché Fermi, Rasetti, Segrè, Pontecorvo, Amaldi, Trabacchi, D’Agostino e Majorana siano oggi ricordati come “i ragazzi di Via Panisperna” e non già come “i ragazzi di Corbino” come accadeva nelle cronache dell’epoca, e come gli stessi studiosi dell’Istituto di Fisica si consideravano, ben consci del ruolo dello scienziato siciliano che aveva creato le condizioni perché questo straordinario gruppo di menti geniali potesse lavorare insieme e senza altra preoccupazione che non la ricerca.
Ma al di là del suo ruolo di scienziato e manager della ricerca, ci è piaciuto che in questi volumi fosse ricordato che OM, nonostante avesse ricoperto politici di primo piano nel ventennio, non avesse mai preso la tessera fascista, tradendo le sue convinzioni personali. A tal proposito, in Talìa viene ricordato questo episodio: “quando al Senato venne presentata, per la discussione e l’approvazione, la legge fascistissima per la regolarizzazione delle attività delle Associazioni, legge 26 novembre 1925 n° 2029, OM capì che la legge costituiva una violazione della libertà di associazione e intervenne con un discorso fortemente critico. Fu interrotto, diverse volte, con proteste e rumori vivacissimi. Ma Corbino era protetto dal suo grande prestigio internazionale e il fascismo aveva tutto da perdere a ostacolarlo o a isolarlo, anche per la grande passione e l’impeccabile professionalità che lo animavano nel favorire lo sviluppo e il progresso dell’Italia”.


Il secondo volume “Orso Mario Corbino. Un manager della ricerca all’Istituto di Fisica di Roma” è stato curato da Miriam Focaccia, una studiosa della storia della fisica molto apprezzata. Anche in questo caso, l’aneddoto che vogliamo qui riportare non riguarda la più nota attività di scienziato e di manager della scienza, ma quella in seno alla politica, in questo caso nel suo ruolo di Ministro della Pubblica Istruzione del governo Bonomi. “Di un altro atto del suo ministero era invece particolarmente orgoglioso, vale a dire l’istituzione, con DL del 28 agosto 1921, dell’Opera contro l’analfabetismo, un ente che vedeva la collaborazione tra lo Stato e alcune associazioni culturali private per fronteggiare la piaga dell’analfabetismo tra gli adulti e il precoce abbandono scolare. Posso dire che fino al tempo in cui mi trovavo al Ministero già 2000 di queste scuole speciali erano già state istituite, e che molte decine di migliaia le frequentavano, asseriva entusiasta Corbino. In alcuni comuni l’intera popolazione andava ad accogliere la suppellettile scolastica con dimostrazioni festose (…) comuni (è questo è veramente sintomatico) che pur avendo le proprie scuole si rivolgevano all’Associazione”.


Ci fermiamo qui, ringraziando di cuore i tre autori e gli editori, e augurandoci che questi due volumi vengano accolti da un vasto pubblico: che si tratti dell’uomo della strada o di chi fa ricerca scientifica, crediamo che si abbia sempre la necessità di ricordare l’esempio di grandi donne e uomini che, con la loro passione e integrità professionale, hanno contribuito a far grande questa piccola Italia.


1) Andrea Vaccaro, Camillo Beccalli: “Talìa. Sguardi inediti sulla Sicilia, i siciliani e la sicilianità”. Kerayles libri, 2022, € 17.
2) Miriam Focaccia (a cura di): “Orso Mario Corbino. Un manager delle ricerca all’Istituto di Fisica di Roma”. Società Italiana di Fisica, 2022, € 50.

No Comments

Post a Comment