Scuole Senza Frontiere: pelle differente, stesso cuore
Non smetteremo mai di dirlo: fare del bene porta bene. Da quando, tre anni e due mesi fa, questo progetto è iniziato, non abbiamo mai smesso di strabuzzare gli occhi per poi stropicciarceli e ancora restare attoniti di fronte a tutta la bellezza che va schiudendosi davanti a noi: bambini in festa, acqua corrente e lampadine accese, disegni e libri, galline e campi di mais, scugnizzi atleti, saponi naturali e mamme albine… un vortice delirante alimentato da concerti, marce e mostre fotografiche, festini e festone e decine di altre sorprese che ogni volta ci fanno sobbalzare sulla sedia e toccare il cielo con un dito… come questa che vi raccontiamo qui in breve.
Da qualche anno la meritoria ONG MSF – Medici senza Frontiere offre la possibilità agli studenti delle scuole italiane di “essere giornalisti” su temi umanitari, pubblicando sul loro sito i loro articoli. Ed ecco che, come per magia, alcuni studenti della seconda media dell’Educandato Statale Setti Carraro di Milano ci hanno dedicato tre articoli che dimostrano, oltre a un’ottima capacità di documentazione, scrittura e sintesi, anche ciò che più conta: una straordinaria empatia che annulla le distanze tra mondi distanti solo sull’atlante e nella mente degli adulti.
Ciò che questi ragazzi hanno dimostrato con i loro scritti, agli occhi di scrive, rappresenta il più bel messaggio di speranza in questi giorni di incertezza: la nostra pelle può essere differente, ma il cuore, come il pianeta che dividiamo, batte allo stesso ritmo. E allo stesso ritmo dobbiamo imparare a vivere, tutti.
Ecco gli articoli dei nostri giovani giornalisti. A loro e agli altri ragazzi che hanno scritto delle emergenze umanitarie che affliggono il Congo e altre aree del mondo, va il nostro ringraziamento di cuore e l’augurio di costruirsi una vita coraggiosa e coerente al cui orizzonte ci siano sempre pace, amore e giustizia.
Marco Giacomoni: “Possono una macina e un pollaio salvare il mondo?”
Eleonora De Paolis e Gabriela Montagna: ” Nord Kivu (RDC): una specie di infanzia“;
Giulia Corbella e Viola Pezzoni: “Il sogno e la speranza“.
Leggeteli, tutti, vi farà bene!
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